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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

parola di vita di Settembre 2010

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"Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette" (Mt 18,22) Gesù con queste sue parole risponde a Pietro che, dopo aver ascoltato cose meravigliose dalla sua bocca, gli ha posto questa domanda: "Signore, quante volte dovrò perdonare a mio fratello, se pecca contro di me? fino a sette volte?". E Gesù: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette". Pietro, probabilmente, sotto l'influenza della predicazione del Maestro, aveva pensato di lanciarsi, buono e generoso com'era, nella sua nuova linea, facendo qualcosa di eccezionale: arrivando a perdonare fino a sette volte. […] Ma Gesù rispondendo: "…fino a settanta volte sette", dice che per lui il perdono deve essere illimitato: occorre perdonare sempre. "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette". Questa Parola fa ricordare il canto biblico di Lamech, un discendente di Adamo: "Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamech settantaset

Chiara Luce Badano

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Chiara Luce Badano  (1971-1990)  verrà proclamata Beata Sabato 25 settembre 2010  al Santuario della Madonna del Divino Amore (Roma). Il Vescovo Maritano, promotore della causa afferma :“Una testimonianza sorprendente di fede, di fortezza, di una giovane di oggi”. Chiara Lubich (nel 2000): “Quanta luce nelle sue parole, nelle sue lettere, nella sua vita! E' modello e testimone per giovani ed anziani”.

Parola di vita di Agosto 2010

"E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore" (Lc 1,45) Questa Parola fa parte di un avvenimento semplice e altissimo al tempo stesso: è l'incontro fra due gestanti, fra due madri, la cui simbiosi spirituale e fisica con i loro figli è totale. Sono esse la loro bocca, i loro sentimenti. Quando parla Maria, il bambino di Elisabetta fa un balzo di gioia nel suo ventre. Quando parla Elisabetta sembra che le parole le siano messe sulle labbra dal Precursore. Ma mentre le prime parole del suo inno di lode a Maria sono rivolte personalmente alla madre del Signore, le ultime sono dette in terza persona: "Beata colei che ha creduto". Così la sua "affermazione acquista carattere di verità universale: la beatitudine vale per tutti i credenti, concerne coloro che accolgono la Parola di Dio e la mettono in pratica e che trovano in Maria il modello ideale" . "E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del