Post

Parola di Vita Febbraio 2023

«Tu sei il Dio che mi vede»   (cf Gen 16,13). Il versetto della Parola di vita di questo mese è tratto dal libro della Genesi. Le parole sono pronunciate da Agar, la schiava di Sara data in moglie ad Abramo, perché lei non poteva avere figli e assicurare una discendenza. Quando Agar aveva scoperto di essere incinta, si era sentita superiore alla sua padrona. I maltrattamenti ricevuti da parte di Sara l’avevano poi costretta a fuggire nel deserto. E proprio lì avviene un incontro unico tra Dio e la donna, che riceve una promessa di discendenza simile a quella fatta da Dio ad Abramo. Il figlio che nascerà sarà chiamato Ismaele, che significa “Dio ha ascoltato”, perché ha raccolto l’angoscia di Agar e le ha donato una stirpe. «Tu sei il Dio che mi vede». La reazione di Agar riflette l’idea comune nel mondo antico, che gli esseri umani non possono sostenere un incontro troppo ravvicinato con il divino. Agar rimane sorpresa e grata di essere sopravvissuta a ciò. Lei sperimenta l’amor

Parola di vita Gennaio 2023

Immagine
«Imparate a fare il bene, cercate la giustizia» (Is 1,17). La parola di vita del mese di gennaio è tratta dal primo capitolo del profeta Isaia. Questa frase è stata scelta per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si celebra in tutto l’emisfero nord dal 18 al 25 gennaio. I testi sono stati preparati da un gruppo di cristiani del Minnesota, negli Stati Uniti. Il tema della giustizia è un argomento scottante. Le diseguaglianze, le violenze e i pregiudizi crescono sul terreno di una società che fa fatica nel testimoniare una cultura di pace e di unità. E i tempi di Isaia non erano molto diversi dai nostri. Le guerre, le ribellioni, la ricerca della ricchezza, del potere, l’idolatria, l’emarginazione dei poveri avevano fatto smarrire la strada al popolo di Israele. Il profeta richiama con parole molto dure la sua gente a un cammino di conversione, indicando la strada per ritornare all’originario spirito dell’alleanza fatta da Dio con Abramo. «Imparate a fare il bene, cerc

Parola di Vita Ottobre 2019

“Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato”. L’apostolo Paolo scrive a Timoteo, suo “figlio nella fede” , con cui ha condiviso la sua attività evangelizzatrice ed al quale ha affidato la comunità di Efeso. Sentendosi vicino alla morte, Paolo lo incoraggia in questo impegnativo compito di guida. Timoteo infatti ha ricevuto un “bene prezioso”, cioè il contenuto della fede cristiana, così come gli apostoli lo hanno trasmesso, ed ha la responsabilità di comunicarlo a sua volta, fedelmente, alle generazioni successive. Per Paolo ciò significa proteggere e far risplendere il dono ricevuto, disposto anche a dare la vita per diffondere la lieta notizia che è il Vangelo. “Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato”. Paolo e Timoteo hanno ricevuto lo Spirito Santo come luce e garanzia per il loro insostituibile compito di pastori ed evangelizzatori. Attraverso la loro testimonianza

Parola di vita Aprile 2019

Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri”. L’evangelista Giovanni, nel ricordare le ultime ore trascorse con Gesù prima della Sua morte, mette al centro la lavanda dei piedi. Nell’antico Oriente, era un segno di accoglienza verso l’ospite, arrivato attraverso strade polverose, di solito compiuto da un servo. Proprio per questo, in un primo momento i discepoli si rifiutano di accettare questo gesto dal loro Maestro, ma poi Egli alla fine spiega: Con questa immagine tanto significativa, Giovanni ci svela l’intera missione di Gesù: Egli, il Maestro e il Signore, è entrato nella storia umana per incontrare ogni uomo e ogni donna, per servirci e riportarci all’incontro con il Padre. Giorno dopo giorno, durante tutta la sua vita terrena, Gesù si è spogliato di ogni segno della sua grandezza ed ora si prepara a dare la vita sulla croce. E proprio adesso consegna ai suoi discepoli, come sua eredità, la par